lunedì 5 dicembre 2011

Tra Brondi e Petrella

Darò un party
con un solo invitato oltre me,
il mio calice,
brinderemo alle cose dimenticate,
ai denti caduti per mancanza d'affetto,
ai capelli che abbiamo lasciato
crescere sui nostri sentimenti,
le labbra chiuse
dalle cinture dell'ignoranza.
I seni scoppiati per colpa di un amore,
chiamiamolo dolore,
il rumore assordante
del muscolo rosso
che voleva uscire e seccarsi.
Perforato il petto,
è corso sul bianco delle rose,
sulla punta delle spine,
nessun lamento,
soltanto sangue scendeva copioso,
simile a questo sputo lento.
Mi legavi l'anima con le tue parole,
le mie orecchie ascoltavano solo musica,
sentivano il resto,
udivano cantilene simili a canti medievali.
Aspettavo la lama
che mi dividesse dal resto del corpo.
Non volevo forma,
bramavo solo il netto taglio.

2 commenti:

  1. -...mi legavi l'anima con le tue parole- è fottutamente suggestivo. E' come disegnare un quadro col nero della notte. Bello.

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  2. caneconlestrisce, davvero, mi fa piacere, i tuoi commenti... grazie!

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